#project#ImpronteSfiorate#performance#installation
Suvada nel campo di Baranzate | 2013
I.C.A.M., Istituto a custodia attenuata Madri, Carcere di San Vittore, Milano
Non mi capisci
Sono sola con il mio lungo pelo sul mento
Non permetterò di toccarlo
Ti darò la mia schiena
e non ricorderò il tuo nome
Vivere di espedienti è faticoso
Cerco un nido per riposarmi
Cerco un nido per riempire il mio vuoto
Sono la fotocopia di me stessa
Il freddo è penetrato dentro
E il calore è solo una fiaba
Nel campo di Baranzate.
Suvada nel campo di Baranzate racconta una fiaba. È questa il vero filtro con la fredda realtà quotidiana. La scultura è situata in un bosco ed offre le spalle. Poche sono le reali aperture, al di là di quei nidi che ospitano piccole fotocopie dei protagonisti della fiaba. Condividere, qui, è colorare: le immagini in fotocopia.
‘Suvada nel campo di Baranzate’ narrates a fairy tale. This is the real filter with cold daily reality. The sculpture is located in a wood with its back turned. There are few real openings, beyond those nests that host small photocopies of the protagonists of the fairy tale. Sharing, here, means colouring: photocopied images.